PROGETTO “INCLUSIONE-MILLE COSE DA FARE E IMPARARE” Finanziato dal CSV di Venezia
- Mille cose
10.
OBIETTIVI GENERALI
(Indicare
i cambiamenti positivi generali e di lunga durata perseguibili grazie alla realizzazione
dell’azione)
Intervenire
con servizi specifici, con gradimento dell’utente, e con incontri di
sensibilizzazione, rivolti a persone con gravi e gravissime patologie, e loro
famigli e operatori
11.
OBIETTIVI SPECIFICI
(Indicare i cambiamenti specifici che si otterranno
con l’implementazione del progetto. Devono essere misurabili attraverso
indicatori quantitativi e/o qualitativi)
1) Pratiche di
Autonomia
di ragazzi con disturbo dello spettro autistico e ritardo mentale. condivisione
di obiettivi e strategie per raggiungerli, analisi e scomposizione del compito,
osservazione sistematica, valutazione continua, adattamento e strutturazione
dell’ambiente, aiuti necessari, tecniche d’insegnamento, generalizzazione delle
acquisizioni.
2)
Autonomie in Acqua:
Ciascuno dei ragazzi ha degli obiettivi specifici da raggiugere soprattutto al
livello relazionale o comportamentale ma certi sono validi per tutti: controllo
emotivo, che sia rabbia, tristezza, esuberanza, avere un maggior controllo
riuscendo comunque a esprimere un momento di disagio ma in un modo più congruo.
3) Seminari Aperti a famiglie con persone
disabili e singoli disabili: Questo ciclo di incontri mira a dare alle persone:
1. maggiori strumenti per conoscere,
riconoscere ed affrontare al meglio le situazioni potenzialmente a rischio. 2. Specifica
informazione sulla opportunità, e avere eventuale adesione alla formazione di
un gruppo di interesse, di realizzazione di un progetto coabitativo in
strutture assistite con servizi alla persona disabile.
4)
Corso di Tecniche di rilassamento e Training Autogeno. Con queste
pratiche di rilassamento e controllo della propria emotività, diamo la
possibilità di affrontare il difficile percorso, nelle relazioni con i nostri
utenti, in modo più efficiente e efficace.
5) Trasporto Supporto per attività di trasporto degli
utenti, In caso di mancanza di mezzi propri delle famiglie si potrà intervenire
sia per l’andata che al ritorno nei luoghi di attività
6) Produzione Foto/Video. Tutte le attività andranno documentate
12.
ELENCO E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
(Suddivisone qualitativa e quantitativa dell’azione
pilota in diversi interventi)
1) Pratiche di
Autonomia
di ragazzi con disturbo dello spettro autistico e ritardo mentale.
Q.tà 11 Utenti
in pratiche di: Mangiare
da soli – preparazione di pasti e riordino – attività domestiche varie, igiene
personale diurna e notturna – vestirsi / svestirsi autonomia sociale e
pre-lavorativa: gestione del tempo, lettura orologio,
comprensione e uso del denaro, uso del telefono, orientamento spaziale e
mobilità nell’ambiente, uso mezzi pubblici, ecc.
2)
Pratiche di Autonomie in Acqua per ragazzi con disturbo dello spettro
autistico.
Q.tà
6 Utenti.
Ciascuno
dei ragazzi ha degli obiettivi specifici da raggiugere soprattutto al livello
relazionale o comportamentale ma certi sono validi per tutti: controllo
emotivo, che sia rabbia, tristezza, esuberanza, avere un maggior controllo
riuscendo comunque a esprimere un momento di disagio ma in un modo più congruo.
3) Incontri di
informazione e confronto,
Q.tà 30
partecipanti
Primo seminario:
Cambiamenti
nell’organismo associati all’invecchiamento: uno sguardo agli aspetti
psico-fisici che accompagnano questa fase della vita –risorse e punti di forza.
Secondo seminario:
Demenza?
Che cos’è e come riconoscerla.
Come
stare in con-tatto con gli anziani fragili, in particolare quelli con demenza. Momenti di informazione, riflessione e
condivisione sulla tematica.
Terzo seminario:
Il
morbo di Parkinson. Come riconoscerlo.
Come
stare in con-tatto con gli anziani fragili, in particolare quelli con il morbo
di Parkinson. Momenti di informazione,
riflessione e condivisione sulla tematica.
Quarto
Seminario
Confronto
con i bisogni dei disabili e loro famiglie, compreso Associazioni e Singoli,
sulle tematiche abitative e servizi di cura e accudienza.
4) Corso di
Tecniche di rilassamento e Training Autogeno
Q.tà 12
Operatori/genitori
Corso da 10
incontri + 2 incontri pratici
Il Training Autogeno è
una tecnica di rilassamento molto
diffusa, caratterizzata dall’induzione dello stato di calma, attraverso una
serie di esercizi di concentrazione psichica passiva che conducono a
modificazioni spontanee e progressive delle funzioni involontarie del nostro
corpo, quali ad esempio: la respirazione, l’attività cardiaca, il tono
muscolare.
Attraverso un adeguato percorso volto all’acquisizione della
tecnica e all’allenamento costante è possibile arrivare a modifiche, stabili
nel tempo, volte ad incrementare la capacità di ascolto e consapevolezza del
proprio corpo, della proprie profondità emotiva e dell’integrazione
corpo-mente; in grado di agire profondamente sul benessere psico – fisico
individuale.
L’obiettivo è quello di dare l’opportunità ad ogni persona di acquisire
uno strumento con il quale prevenire eventuali situazioni di stress e saperle
affrontare con consapevolezza e serenità.
5) Trasporto
Q.tà 10 utenti
In caso di mancanza di mezzi propri delle famiglie si
potrà intervenire sia per l’andata che al ritorno nei luoghi di attività da
accompagnare ai luoghi di attività
6) Produzione Foto/Video
10 interventi
operatore foto-video
13. BENEFICIARI
(Descrivere i beneficiari diretti delle diverse attività: soggetti sui
quali si intende intervenire rimuovendo bisogni e generando cambiamenti,
quantificandoli. Indicare e quantificare eventuali destinatari indiretti)
1) Pratiche di
Autonomia
di ragazzi con disturbo dello spettro autistico e ritardo mentale.
Q.tà 11 Utenti
2)
Pratiche di Autonomie in Acqua per ragazzi con disturbo dello spettro
autistico.
Q.tà
6 Utenti.
3) Incontri di
informazione e confronto, Anziani fragili
Q.tà 30
partecipanti, 3
incontri collettivi sulle tematiche delle Patologie, quali: Alzheimer,
Parkinson
4) Corso di
Tecniche di rilassamento e Training Autogeno
Q.tà 12
Operatori/genitori
5) Trasporto
Q.tà 10 utenti
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