PROGETTO – SEVIZI PER PERSONE DISABILI E FAMIGLIE – Finanziato dal CSV di Venezia
Servizi per persone disabili e famiglie – Finanziato dal CSV di Venezia
10.
OBIETTIVI GENERALI
(Indicare
i cambiamenti positivi generali e di lunga durata perseguibili grazie alla
realizzazione dell’azione)
Intervenire con servizi specifici, con
gradimento dell’utente, con particolare riferimento alla sensibilizzazione
delle problematiche legate agli interventi di protezione civile.
11.
OBIETTIVI SPECIFICI
(Indicare i cambiamenti
specifici che si otterranno con l’implementazione del progetto. Devono essere
misurabili attraverso indicatori quantitativi e/o qualitativi)
1)
Percorso in agricoltura: Sviluppare le singole capacità,diciascuno,
di interagire nell’ambiente dell’Orto Giardino.
2)
Incontri di sensibilizzazione sui comportamenti da attivare in caso di
protezione civile
3) Percorso attività assistite con i
cavalli.
4) Laboratori con
strumenti musicali SEBADRUM: migliorare la capacità di ascolto e uso dello
strumento musicale
5) Attività di
accompagnamento: consentire la partecipazione, a vari laboratori, degli
utenti, con personale volontario.
6) Autonomie in piscina: Migliorare il livello relazionale o
comportamentale: controllo emotivo, che sia rabbia, tristezza, esuberanza,
avere un maggior controllo riuscendo comunque a esprimere un momento di disagio
ma in un modo più congruo.
7) Fiso
terapia in piscina
Contrastare
il decadimento psico fisico e ottenere un adeguato rilassamento
12) DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ (Suddivisone qualitativa e
quantitativa dell’azione pilota in diversi interventi)
1)
Programma attività orto-giardino:
Secondo
lo stile di lavoro di Casa di Anna, lo scopo del percorso è stimolare i ragazzi
coinvolti in attività legate alla natura, alla cura del terreno e delle piante
come strumento per favorire l’acquisizione di nuove autonomie.
Nel
caso specifico dell’orto giardino l’attività beneficia dei positivi risvolti
del lavorare con piante aromatiche, nonché dell’avere a che fare con uno spazio
che, seppur ampio (2000mq) è ben definito e limitato.
Senza
alcuna pretesa di trasmettere in questa fase competenze con una finalità di
tipo lavorativo, riteniamo comunque estremamente positivo e importante che i
ragazzi possano osservare, comprendere e prendere parte a tutte le fasi di
cura, coltivazione e in seguito trasformazione delle piante in questione.
Peculiarità
della Casa di Anna e del suo metodo di lavoro è, pur in presenza di un chiaro
piano delle attività, la possibilità di mantenere un discreto grado di
flessibilità del lavoro. Ciò significa che quello che vi sto inviando non è un
calendario delle attività settimanali, bensì un prospetto delle diverse fasi
che si susseguiranno e che potranno, nel loro svolgimento, trovare una
mediazione tra le esigenze dei ragazzi e quelle dell’agricoltura.
Sicuramente
la prima fase sarà focalizzata sulla
familiarizzazione con il luogo, i suoi spazi e l’orto-giardino.
A seconda del clima dell’imminente primavera, all’avvio delle
attività potrebbero essere già state trapiantate parte delle piante, oppure no,
ma nella prima fase si lavorerà sulla
preparazione del terreno e la messa a dimora delle piante nuove che man
mano saranno aggiunte.
Le
attività proposte saranno quelle di dissodamento del terreno, sua eventuale
concimazione, trapianto e pacciamatura.
Man mano che la stagione proseguirà, seguiremo lo sviluppo delle
diverse varietà, imparando a distinguere
tra le stesse e le erbe infestanti che normalmente cresceranno.
A
seconda della specie e delle necessità della Casa di Anna impareremo anche a
osservare la crescita delle stesse, provvedendo
dove necessario ad eventuali piccole potature e raccolte, nonché ad osservare
gli insetti che sulle piante potranno annidarsi, distinguendo tra quelli
utili e quelli dannosi.
Inoltre impareremo a osservare il terreno e la pianta per capire quando questa sta bene, quando ha
sete o quando presenta degli stress.
Le eventuali attività di
potatura saranno sempre svolte in sicurezza e ai ragazzi saranno dati
guanti antitaglio. Inoltre osserveremo insieme l’opportunità per ciascuno di
prendere parte alla specifica attività.
Nel
corso degli incontri cercheremo anche di capire quali sono, tra tutte, le
attività che meglio permettono a ciascuno di esprimersi, quelle di maggior
interesse o per le quali si rileva il maggior grado di coinvolgimento e
autonomia. Cercheremo di assecondare le inclinazioni del singolo, senza però
cadere troppo nella specializzazione.
Con l’estate inizieranno
le raccolte per la conservazione delle piante e la loro
trasformazione.
Alle precedenti si aggiungeranno quindi attività di raccolta, raggruppamento in mazzi, essiccazione e
conservazione delle piante o delle loro parti (fiori).
Da dopo l’estate, alle attività di raccolta e cura già
sperimentate nei mesi precedenti, si aggiungeranno alcune operazioni di trasformazione delle erbe e confezionamento.
Queste
riguarderanno l’uso dell’essiccatore, se disponibile, la sistemazione delle
erbe sui vassoi, il loro recupero, sistemazione in contenitori idonei, fino
alla realizzazione di alcuni semplici prodotti e loro etichettatura (sali
aromatizzati, mix di spezie per tisane o insaporitori).
Queste
attività, che si svolgono al coperto, rendono dunque possibile svolgere le
attività anche nel caso di un peggioramento del meteo.
2) PERSONE DISABILI ED EMERGENZE
Gli
incontri e il materiale divulgativo è
rivolto alle persone coinvolte direttamente o indirettamente nella Disabilità:
persone con affezioni disabilitanti e i
loro familiari, care-giver, volontari.
Con
tale formazione si intende portare i Partecipanti alla consapevolezza e alla
capacità di utilizzare modalità comunicative adatte a ottenere risultati
particolarmente soddisfacenti nella
relazione con il disabile, in particolare in situazioni di stress, emergenze e
calamità.
Gli eventi che andiamo ad organizzare sono
propedeutici a, successivi interventi:
– Organizzare Corsi di Formazione a tema
riguardanti il mondo della Disabilità;
– Organizzare
Corsi di Formazione riguardanti il Soccorso in caso di calamità;
– Formare
Operatori del Soccorso Inclusivo;
– Fornire
informazioni utili per affrontare situazioni di emergenza, un aiuto solidale e
morale attraverso la divulgazione di vademecum del soccorritore, redatti e
sviluppati da soccorritori professionisti (Psicologi; Vigili del Fuoco; Medici
etc..)
3) Attività assistita con il cavallo
Obiettivi minimi:
-riguardo la capacità comunicativa gestuale/verbale:
utilizzo coerente e funzionale del si/no verbale o indicando la risposta,
capacità di scegliere tra due o più proposte, capacità di indicare, rispetto
delle regole e dei tempi di attesa, eseguire consegne semplici (una sola
consegna);
-miglioramento della percezione corporea/acquisizione dello schema
corporeo;
miglioramento del tono dell’umore e rilassamento attraverso giochi a
cavallo gratificanti e divertenti;
instaurarsi di una interazione in cui vi siano segnali di interesse nei
confronti del cavallo e degli operatori;
Obiettivi superiori:
-riguardo la capacità comunicativa: rispondere alle domande attraverso la
costruzione di brevi frasi, formulare delle richieste verbali agli operatori;
accettare ed eseguire in modo autonomo consegne doppie/complesse; riguardo
l’orientamento spaziale (distinguere tra destra e sinistra, sapersi muovere
negli spazi del campo coperto, delle scuderie, ecc. a piedi da soli, a piedi con il cavallo a
mano, ed in campo anche in sella conducendo il cavallo); salita e discesa da
cavallo autonome.
4)
SEBADRUM
“Le
neuroscienze si sono da anni dedicate al funzionamento cerebrale durante la
percezione del suono e agli effetti che questo ha sull’organismo…..hanno
mostrato che i circuiti neuronali della corteccia cerebrale, si attivano
durante l’ascolto e la pratica musicale, rinforzando i processi creativi
dell’emisfero destro e il ragionamento spazio-temporale, contribuendo con la
percezione all’apprendimento di strategie vitali” (cit. Chiara Benvenuti –
Università di Pisa) .Il Sebadrum® fa parte della famiglia degli strumenti
percussivi e nello specifico degli idiofoni lamellofoni, ideato e creato da
Marcello Calasso, nasce dalla lavorazione di lastre di metallo piegate,
forgiate e lavorate interamente a mano.
Accordato
sia a 432Hz che a 440Hz, presenta diverse tonalità: diatoniche, modali e
pentatoniche. La sua caratteristica è quella di racchiudere sia l’elemento
percussivo che quello melodico, facile ed intuitivo adatto a bambini e anziani,
perché può essere suonato sia con i battenti che con le mani.
5)
Attività di accompagnamento
Come si intuisce dal titolo abbiamo l’obbiettivo
di far frequentare i vari laboratori ai nostri utenti.
6)
Autonomia in piscina
Ciascuno dei ragazzi ha degli obiettivi
specifici da raggiugere soprattutto al livello relazionale o comportamentale ma
certi sono validi per tutti: controllo emotivo, che sia rabbia, tristezza,
esuberanza, avere un maggior controllo riuscendo comunque a esprimere un
momento di disagio ma in un modo più congruo.
Hanno imparato a rispettare alcune regole
legate al mondo della piscina come mettersi il costume, la cuffia, usare le
ciabatte e non correre a piedi nudi, accettare di farsi la doccia; cose che
sembrano facili, ma non lo sono per la maggior parte dei ragazzi autistici.
Abbiamo lavorato molto anche sul rispetto
dei tempi di attesa prima della lezione; aspettando il proprio turno se
l’istruttore sta già lavorando con un altro ragazzo e in acqua; imparando ad
aspettare il via per iniziare un esercizio o prima di fare un tuffo.
L’aspetto ludico è sempre stato al primo
piano per imparare in modo più sereno e spontaneo.
Risultati
Con il passare del tempo, i ragazzi hanno già
fatto molti progressi. Tutti sono ormai in vasca grande e la maggior parte di
loro è in grado di muoversi autonomamente dal bordo alla corsia, ed esplora
sotto acqua. Certi hanno iniziato a lavorare sulla gambata o le bracciate del
nuoto. La relazione che si è creata con il proprio istruttore ha premesso a
ognuno di esplorare l’ambiente ed esprimere a pieno le proprie capacità in un
clima sereno e gioioso. Certi di loro fanno lezioni insieme e si creano delle
situazioni molto belle e simpatiche perché si nota che c’è voglia di stare
insieme.
Il nuoto diventa così occasione d’incontro e
favorisce l’integrazione con i pari e anche con i ragazzi che frequentano altri
corsi nelle corsie a fianco.
L’obiettivo finale è quello di far esprimere
alla persona il proprio potenziale, cercando di superare i limiti della
patologia in atto.
7)
Fisioterapia in piscina
I risultati attesi è quello di apprezzare il
grado di rilassamento e di benessere, che si esplicita attraverso il contatto
manuale del fisio terapista.
13.
BENEFICIARI
(Descrivere i beneficiari diretti delle diverse
attività: soggetti sui quali si intende intervenire rimuovendo bisogni e
generando cambiamenti, quantificandoli. Indicare e quantificare eventuali
destinatari indiretti)
-6 utenti con
disabilità della sfera neurologica e altri con problemi di mobilità
-18 utenti con
Autismo
-30 persone tra
famigliari e operatori per la parte informativa su interventi di protezione
civile con soggetti autistici e altre patologie invalidanti.
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